Silice cristallina respirabile - Progetto di dialogo sociale

Nel 2016, la Commissione europea ha avviato una revisione della Direttiva "Agenti cancerogeni" (2004/37/CE) che ha portato (al termine della procedura legislativa) all'inclusione di varie sostanze nell'ambito di applicazione della Direttiva. Tra queste, la "silice cristallina respirabile" (Respirable Crystalline Silica, RCS).

Così facendo, il legislatore europeo riconosce la RCS come sostanza cancerogena e ha introdotto un valore limite di esposizione sul lavoro vincolante di 0,1 mg/m3, che diviene ora obbligatorio in tutti gli Stati membri.

Nel 2020, nel corso della quarta revisione della Direttiva "Agenti cancerogeni e mutageni", il Parlamento europeo ha persino chiesto di abbassare l'OEL per il RCS a 0,05 mg/m3. I negoziati del Triologo sono ancora in corso.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

La silice cristallina è un materiale fondamentale abbondantemente impiegato dall'industria e rappresenta un componente essenziale di molti oggetti che usiamo nella vita quotidiana. È impossibile immaginare case senza mattoni, malta o finestre, né automobili senza motori o parabrezza, così come non si può pensare di vivere senza oggetti di uso quotidiano in vetro o ceramica. Si tratta quindi di un materiale presente nella maggior parte delle attività legate all'edilizia.

Da anni, è noto che l'inalazione di polveri sottili contenenti una parte di silice cristallina può causare danni ai polmoni (silicosi).

Le parti sociali impegnate nelle politiche settoriali dell'Ue a favore dell'industria delle costruzioni (FIEC in rappresentanza dei datori di lavoro e EFBWW Federazione Europea dei Costruttori e dei lavoratori del legno, in rappresentanza dei lavoratori), stanno preparando un progetto comune volto ad individuare esempi di buone pratiche e ad elaborare linee guida per aiutare le imprese e i lavoratori a conformarsi ai requisiti della Direttiva rivista sugli "Agenti cancerogeni".