Commissione Sociale (SOC)

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Il Regolamento (UE) 2019/1149 del 20 giugno 2019 istituisce l'Autorità europea del Lavoro (ELA): https://www.ela.europa.eu/home

Gli obiettivi principali dell'ELA sono: migliorare l'accesso delle persone e dei datori di lavoro alle informazioni sui rispettivi diritti e obblighi nei settori della mobilità del lavoro e del coordinamento della sicurezza sociale; rafforzare la cooperazione tra le autorità nell'applicazione transfrontaliera della pertinente normativa dell'Unione, agevolando anche le ispezioni congiunte; fornire mediazione e facilitare le soluzioni nei casi di controversie tra autorità nazionali.

Il Consiglio di Amministrazione ed il Gruppo delle parti interessate - di cui la FIEC fa parte - sono stati istituiti verso la fine del 2019. Da allora, sono stati creati diversi Gruppi di lavoro: uno sul miglioramento delle informazioni condivise dalle autorità pubbliche,e dalle aziende e dai lavoratori, uno sulle ispezioni congiunte ed un altro sulla mediazione.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

La mobilità nel mercato interno è una questione di importanza cruciale per le imprese edili. É anche fonte di pratiche fraudolente, spesso a causa delle difficoltà nei controlli e della mancanza di coordinamento tra le autorità pubbliche: un fenomeno che colpisce le imprese oneste e impedisce loro di operare a parità di condizioni.

Inoltre, nel 2021, l’ELA ha incorporato importanti organismi autonomi che si occupavano di questioni legate alla mobilità (cioè il Comitato di esperti distaccati della Commissione europea e la Piattaforma dell'Ue contro il lavoro sommerso) – tavoli a cui la FIEC è stata presente e direttamente coinvolta. È quindi di fondamentale importanza per la FIEC assicurare la sua partecipazione in questa nuova Autorità (ossia nell’ambito del Gruppo delle parti interessate).

Attività e timeline
16/10/2019
Lancio ufficiale di ELA
22/11/2019
FIEC partecipa alla 1° riunione del Gruppo di parti interessate
05/05/2020
FIEC partecipa alla 2° riunione del Gruppo di parti interessate
14-15/12/2020
La FIEC partecipa alla 3a riunione del Gruppo delle parti interessate (compresa la riunione congiunta con il Consiglio di Amministrazione)
18/05/2021
La FIEC partecipa alla 3a riunione del Gruppo delle parti interessate
Primavera 2021
Il Comitato di esperti discattati e la Piattaforma dell'Ue contro il lavoro sommerso sono incorporati nell'ELA
12/10/2021
La FIEC partecipa alla 4a riunione del Gruppo delle parti interessate

 

Il 1° luglio 2020, la Commissione europea ha presentato un'agenda comune e aggiornata sulle competenze (le cosiddette skill per l’occupazione ed il lavoro), sulla base di quella già introdotta nel 2016 - che, nel frattempo, è stata attuata.

L’ agenda fissa nuovi ambiziosi obiettivi quantitativi, da implementarsi nei prossimi 5 anni, per l'upskilling (processo di miglioramento delle competenze esistenti) ed il reskilling (formazione per acquisire nuove competenze) dei lavoratori e dei cittadini..

L'agenda presentata si concentra su 3 principi:

  • Upskilling e reskilling dovrebbero sostenere la transizione verde e digitale, come pure la ripresa dell'Ue dalla crisi COVID;
  • I cittadini dovrebbero sviluppare le giuste "competenze per il lavoro" attraverso un’approccio che risulti il piú possibile pragmatico, anche tramite l'istruzione e la formazione professionale;
  • Gli adulti dovrebbero avere accesso all'apprendimento permanente.

La prima azione, tra le 12 previste, è la creazione di una serie di "Patti per le competenze" settoriali, anche nell'edilizia. Uno strumento d’intesa comune, come il “Patto”, mira a far comunicare le parti interessate, comprese le parti sociali, che condividono l'obiettivo di aggiornare e riqualificare la forza lavoro per consentire la transizione verde e digitale. Questi portatori di interesse sono tenute a firmare una Carta, che definirà i principi chiave, fondamentali per raggiungere il target individuato, all'interno delle loro organizzazioni ma anche attraverso la propria catena del valore.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

I problemi della mancanza di forza lavoro qualificata, delle carenze di competenze e dell'inadeguatezza delle competenze nel settore delle costruzioni sono cruciali per la FIEC.

Una questione che si sta facendo sempre piú sensibile man mano che la disponibilità di lavoratori edili qualificati divverrà la chiave per il successo dell'ondata di rinnovamento (Renovation Wave) in seno allo European Green Deal, così come per la generale transizione digitale che sta avvenendo nell'industria delle costruzioni.

La FIEC è già impegnata a seguire queste politiche, in particolare, attraverso il dialogo sociale con la EFBWW. Inoltre, FIEC è partner del "Construction Blueprint for a Sectorial Skills Strategy" (progetto Erasmus+) che durerà fino alla fine del 2022 e definirà i nuovi bisogni di competenze nei settori dell'efficienza energetica, dell'economia circolare e della digitalizzazione.

Insieme alla EFBWW, FIEC sta lavorando per preparare le basi di un Patto per le competenze nell'edilizia, basato sulla nostra esperienza comune in questo campo e mirando ad alcuni possibili obiettivi qualitativi per i quali possiamo impegnarci ulteriormente.

 

Attività e timeline
01/07/2020
La Commissione europea presenta l'aggiornamento dell'Agenda Ue per le competenze
10/11/2020
Lancio ufficiale del “Patto per le competenze” (con diversi settori coinvolti, quello delle costruzioni è in prima fila)
27/11/2020
La FIEC (VP Joël Schons e VP Piero Petrucco) partecipa alla riunione con i Commissari Thierry Breton (Mercato interno e industria) e Nicolas Schmit (Occupazione e Affari sociali) per discutere sull’elaborazione di un patto per le competenze specifico per il settore dell’edilizia
08/02/2021 e 04/06/2021
Nelle riunioni dedicate al Dialogo sociale, FIEC e EFBWW lavorano alla preparazione di una "Carta dell'Edilizia"
Novembre 2021
Si prevede l’approvazione ufficiale della "Carta dell'Edilizia" da parte di FIEC e EFBWW (in collaborazione con l’EBC)

 

Poiché il quadro strategico dell'Unione europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (2014-2020) è giunto al termine, la Commissione europea ha preparato e pubblicato un Quadro strategico aggiornato per il periodo 2021-2027. Questo è considerato altamente prioritario.

Con il rinnovo del quadro strategico, le raccomandazioni, nonché la revisione di alcuni Atti legislativi, la Commissione europea mira a:

  • anticipare e gestire meglio i cambiamenti sul posto di lavoro, in particolare in relazione alle transizioni digitali e verdi;
  • migliorare la prevenzione degli incidenti sul lavoro e delle malattie legate al lavoro;
  • prepararsi a una possibile crisi sanitaria.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

La salute e la sicurezza sul posto di lavoro sono una priorità assoluta per la FIEC, che, in materia, sta già collaborando strettamente con i sindacati (EFBWW). Infatti, anche se la situazione è migliorata negli ultimi anni, l'industria delle costruzioni rimane sensibile agli incidenti e alle malattie legate al lavoro.

Nella sua risposta alla Consultazione della Commissione, la FIEC ha sottolineato che l'attuale quadro legislativo è sufficiente, per cui l'attenzione dovrebbe piuttosto essere posta sull'attuazione delle norme esistenti, attraverso lo scambio di buone pratiche, campagne di sensibilizzazione, misure di accompagnamento per le imprese e, in particolare, per le PMI. La FIEC sta ora preparando una reazione al quadro strategico aggiornato che è sttao ufficialmente pubblicato.

 

Attività e timeline
26/02/2021
Contributo della FIEC alla Consultazione pubblica della Commissione europea sul rinnovo del Quadro strategico dell'Ue in materia di sicurezza e salute sul lavoro per il periodo 2021-2027
28/06/2021
Pubblicazione del nuovo Quadro strategico
06/10/2021
Riunione dei partner del Dialogo sociale FIEC e EFBWW. Preparazione di una Dichiarazione congiunta in reazione alla nuova strategia

 

La Direttiva relativa alle Macchine (2006/42/CE) riguarda le macchine ed alcune loro parti o componenti. L’intento principale di questo strumento legislativo è quello di garantire un livello di sicurezza comune per tutte le macchine immesse sul mercato o messe in servizio negli Stati membri dell'Unione europea e di assicurare la libertà di circolazione all'interno dell'Ue.

Il 21 aprile 2021, la Commissione europea ha proposto di rivedere la Direttiva e trasformarla in un Regolamento. Gli obiettivi principali di questa revisione sono: allineare il nuovo Atto legislativo con la legislazione europea armonizzata sulla salute e la sicurezza dei prodotti; affrontare le sfide che possono derivare dal progresso tecnico nella digitalizzazione; e risolvere le divergenze nelle interpretazioni.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

Il buon funzionamento del mercato interno per la libera circolazione dei prodotti e gli aspetti relativi alla salute e alla sicurezza nei cantieri edili sono due delle principali questioni affrontate dalla FIEC.

Le modifiche proposte della legislazione potrebbero avere un impatto importante in termini di responsabilità degli appaltatori (rispetto ai produttori), ad esempio nel caso di modifiche necessarie alle macchine o di infortuni.

In generale, sarebbe necessaria una migliore cooperazione da parte dei produttori per quanto riguarda i manuali d'uso, le informazioni dettagliate sulle macchine, la proprietà/il trattamento dei dati generati, ecc.

In parallelo, la FIEC partecipa al Gruppo di esperti sulle Macchine della Commissione europea, al quale fornisce sia input che feedback.

Attività e timeline
30/08/2019
Contributo della FIEC alla Consultazione pubblica della Commissione europea sulla revisione della Direttiva 2006/42/CE sulle Macchine
29/01/2020
Prima riunione del Gruppo di lavoro FIEC "Macchine" (insieme a TEC-1 "Direttiva, norme e garanzia di qualità" e SOC-2 "Salute & Sicurezza")
Marzo 2020
Contributo della FIEC alla stesura del parere presentato dal Comitato economico e sociale europeo (CESE)
15/05/2020
Pubblicazione del Position Paper della FIEC in materia
08/12/2020
Pubblicazione del 2° Position Paper della FIEC
21/04/2021
Pubblicazione della proposta della Commissione europea per un nuovo “Regolamento Macchine”
06/08/2021
Contributo FIEC alla Consultazione pubblica della Commissione europea sulla proposta di nuovo Regolamento

 

La Direttiva sul distacco dei lavoratori definisce le norme che si applicano quando un'impresa fornisce servizi, per un periodo limitato, in un Paese diverso da quello in cui opera abitualmente. Poiché la prestazione di servizi è temporanea, alcune delle norme che si applicano sono quelle del “Paese ospitante" (salario minimo, orario di lavoro, salute e sicurezza, ....), mentre altre (ad esempio legate alla "sicurezza sociale") rimangono quelle del “Paese di origine”.

L’ultima revisione della Direttiva (UE) 2018/957 del 28 giugno 2018 ha modificato la Direttiva originaria del 1996 sul “distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi” con l'obiettivo di affrontare il problema delle pratiche sleali e di promuovere il principio secondo cui lo stesso lavoro nello stesso luogo dovrebbe essere retribuito nello stesso modo.

Gli Stati membri devono applicare le nuove regole dal 30 luglio 2020.

Parallelamente, la Commissione europea sta anche seguendo l'attuazione della "Direttiva di applicazione" (2014/67/UE) da parte degli Stati membri. Adottata nel 2014, questa Direttiva mira a rafforzare l'applicazione pratica della Direttiva sul distacco affrontando le ispezioni e il monitoraggio, incluse le procedure relativeallo scambio di informazioni tra gli Stati membri. Ad oggi, la maggior parte degli Stati membri ha ricevuto "lettere di messa in mora" a causa della non-conformità della loro legislazione nazionale con questa Direttiva.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

Circa la metà dei distacchi nel mercato interno dell’Ue riguarda le attività di costruzione e pertanto queste nuove norme possono avere un impatto significativo per le imprese edili.

La FIEC sta seguendo la fase di implementazione e segue da vicino le nuove disposizioni introdotte, come per esempio il riferimento alla "retribuzione" anziché al "salario minimo"; la limitazione temporale (massimo 12 mesi, più eventuali 6 mesi aggiuntivi) oltre la quale le condizioni di lavoro obbligatorie applicabili ai lavoratori saranno quelle dello Stato membro in cui il lavoro è svolto; il chiarimento sulle norme applicabili per il rimborso da parte del datore di lavoro delle spese sostenute come conseguenza del distacco, quali il viaggio, il vitto e l’alloggio.

Attività e timeline
28/06/2018
Adozione della nuova Direttiva sul distacco dei lavoratori 2018/957/CE
30/07/2020
Termine per l’attuazione da parte degli Stati membri

 

Una buona sicurezza e salute sul lavoro, compresa la protezione dei lavoratori dall'esposizione ad agenti cancerogeni, è una priorità assoluta per la Commissione europea.

La Commissione europea ritiene che una migliore protezione dei lavoratori esposti all'amianto sarà importante nel contesto della transizione verde, che è al centro dell'agenda adottata dall’attuale Commissione in carica. Importante in questo contesto è anche la ripresa dagli effetti della panemia da COVID-19. In effetti, i valori limite di esposizione all'amianto svolgono un ruolo importante nella ristrutturazione degli edifici.

L'attuale valore limite di esposizione professionale (OEL), vincolante per l'amianto, è di 0,1 fibre/cm³ come media ponderata nel tempo (TWA) di otto ore. La Commissione europea ritiene che l'attuale OEL debba essere modificato per tenere conto delle conoscenze più recenti, dello sviluppo scientifico e del progresso tecnico.

Parallelamente, anche il Parlamento europeo sta lavorando su questo tema, con una relazione d'iniziativa legislativa del deputato Nikolaj Villumsen (Sinistra-DK). Il relatore chiede anche un drastico abbassamento del LEP (Local Emphasis Programme) per l'amianto.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

L'amianto è uno dei principali agenti cancerogeni sul posto di lavoro.É stato usato in tutto il mondo per decenni nell'edilizia. Anche se questa sostanza non è più in uso generale nell'Ue, c'è un problema sostanziale di eredità a causa della sua presenza in molti vecchi edifici che saranno probabilmente rinnovati, adattati o demoliti nei prossimi anni.

Questi lavori presentano un rischio potenziale che i lavoratori siano esposti all'amianto. Ed è importante che siano eseguiti in modo controllato da lavoratori adeguatamente formati e sotto la corretta supervisione dei loro datori di lavoro.

Questo è attualmente un argomento prioritario, non solo nell'ambito dell'azione dell'Unione europea sulla prevenzione e protezione dei lavoratori, ma anche a causa della necessità in tutta l'Ue di migliorare l'isolamento termico dell'ambiente delle costruzioni e consentire un risparmio energetico, in linea con il Green Deal europeo e la Renovation Wave.

Tuttavia, la maggior parte degli Stati membri ha già implementato valori limite e misure rigorose in questo campo. Tuttavia, la FIEC esprime preoccupazioni su come un ulteriore abbassamento del LEP a livello europeo diventi irrealistico da rispettare da parte delle imprese edili.

Attività e timeline
11/02/2021
Contributo della FIEC alla Consultazione delle parti sociali della Commissione europea (1a fase) sulla protezione dei lavoratori dai rischi legati all'esposizione all'amianto sul lavoro
03/03/2021
Colloquio con i consulenti esterni incaricati dello studio di valutazione dell'impatto per conto della Commissione europea
23/04/2021
Incontro con l’eurodeputato Nikolaj Villumsen in merito al progetto di relazione d’iniziativa legislativa
20/09/2021
Contributo della FIEC alla Consultazione delle parti sociali della Commissione europea (2a fase)
27/09/2021
Adozione della relazione di Villumsen nella commissione EMPL
2022
Attesa proposta di revisione da parte della Commissione europea

 

Nel dicembre 2016, la Commissione europea ha presentato una proposta di revisione degli attuali Regolamenti sul Coordinamento della sicurezza sociale (883/2004 e 987/2009).

La realizzazione di un sistema moderno di coordinamento della sicurezza sociale che corrisponda alla realtà sociale ed economica degli Stati membri è uno dei motivi centrali di questa iniziativa.

Una revisione che risulta complementare alla revisione della Direttiva "Distacco" che ha portato all'adozione della nuova direttiva "Distacco" (Direttiva 2018/957 del 28 giugno 2018).

Dato che la revisione dei regolamenti sulla sicurezza sociale non sta facendo molti progressi, la Commissione europea ed il Parlamento europeo hanno entrambi lanciato iniziative alternative.La Commissione europea ha lanciato un progetto pilota su una carta di sicurezza sociale, che coinvolge circa 10 Stati membri e che dovrebbe durare fino al 2023.

Il Parlamento europeo sta per adottare una risoluzione sull'introduzione di un numero europeo di sicurezza sociale con una carta personale del lavoro.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

La mobilità nel mercato interno è una questione di importanza cruciale per le imprese di costruzioni.

La proposta della Commissione si concentra su diversi ambiti di coordinamento in cui sono necessari miglioramenti (accesso dei cittadini economicamente inattivi alle prestazioni sociali, indennità di assistenza di lunga durata, indennità di disoccupazione e prestazioni familiari), ma la FIEC si è occupata principalmente di quelle disposizioni che hanno un legame con la questione del distacco, come la necessità di: rafforzare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra le amministrazioni nazionali; rafforzare l'affidabilità dei modelli A1; rafforzare le disposizioni relative all'esercizio di attività in due o più Stati membri; allineare alcune delle modifiche proposte con quelle relative al "distacco", in quanto le imprese, i lavoratori, gli ispettorati del lavoro e le autorità pubbliche hanno bisogno di un quadro giuridico chiaro e coerente per poterlo rispettare e far rispettare.

Attività e timeline
13/12/2016
Proposta iniziale della Commissione europea.
09/01/2018
Position Paper della FIEC
Dall'autunno 2019 all'autunno 2020
negoziati a tre (trilogo) => questioni di blocco (ovvero, clausola di deroga alla notifica preventiva).
01/03/2021
Comunicato stampa FIEC "Coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale: FIEC dice no a deroghe alla notifica preventiva per l'industria delle costruzioni".
24/06/2021
Dichiarazione congiunta FIEC-EFBWW "Le parti sociali dell'edilizia dell'Ue chiedono l'applicazione del digitale" in reazione al progetto di risoluzione del Parlamento europeo sull'introduzione di un numero europeo di sicurezza sociale con una carta personale del lavoro
Autunno 2021
i negoziati del trilogo sono ancora in stallo